[2 Timoteo 3-4:18]
Il mondo volendo evitare il giudizio nega la verità, ma i cristiani partono sempre da essa per poi perdonare.
La percezione di noi stessi e della nostra condizione, è per lo più erronea, e ciò in misura tanto maggiore quanto più il rapporto con Dio è alterato.
Anche se il mandato di Dio sbaglia come qualsiasi uomo, l'ubbidienza al mandato ci purifica, perché è ubbidienza a Dio che col Corpo della chiesa si identifica.
Le Scritture servono a collegare all'unto e poi a tutti i fratelli. Servirsene per contestare il modello cristiano, fatto di persone che incarnano lo Spirito Santo e lo trasmettono, è diabolico.
Chi non ha lo Spirito dipende dal giudizio degli altri uomini (che per lo più pensano solo a sfruttare il prossimo) e si sente condannato da tutti. Tende a chiudersi per proteggere i propri affetti e le proprie cose. Chi ha lo Spirito Santo, pensa invece al giudizio di Dio e di fronte alla sua approvazione, non temono un giudizio diverso.
Chi non vuole obbedire a Dio, cerca falsi pastori che li assecondino nella carne.
Sarà schiavo di uno spirito menzognero.