[Giov 14:1]
Anziani in primis e poi diaconi e tutti i membri dovrebbero avvertire il peso della chiesa per curare, soprattutto, i più deboli.
Per non essere turbato, il cuore dell'uomo deve avere fede in Dio ed anche nel mandato, che non è solo il Gesù Cristo oppure il padre di una chiesa, ma tutti i suoi membri, che portano la sua salvezza.
Appoggiamo il cuore nelle promesse vere di Dio. La solitudine è terribile, Dio vuole la famiglia anche se il presente secolo malvagio l'ha svalutata, antepone do alla cura priorità varie e creando così generazioni di persone instabili e sole.
Non perdiamo le priorità della vita. Lavorare, per entrambi i sessi, se necessario, è giusto. Non però se l'ambizione supera l'amore.
Il digiuno, pur non essendo centrale rispetto alla carità, prepara alla carità attraverso l'ubbidienza, dunque ha una sua importanza che deve essere onorata.
Diamo la vita per i fratelli.
Se siamo col cuore in Cristo, saremo immensamente gioiosi di piccoli doni, piccole cose, viceversa il nostro cuore umano sarà sempre insaziabile e scontento. Solo Gesù Cristo riempie l'anima ed i suoi dubbi esistenziali.
Solo se abbiamo i riferimenti cristiani potremo essere punti di riferimento.