(Ezechiele 6:1) (Genesi 45:1)
Tutto dipende da quanto noi abbiamo un rapporto vero con la verità, è da essa che bisogna sempre partire per fare la volontà di Dio e la si deve dire sempre con sapienza e per salvare. Il giudizio che noi diamo deve essere sempre giusto, non deve essere mai di parte: si devono riconoscere sia le cose buone che gli sbagli secondo giustizia. Quando ci sono delle tensioni bisogna avere l'autocontrollo, cioè sapere quando fermarsi, lì il Signore ci verrà in aiuto. Bisogna però partire sempre da sé stessi e da chi si ama, riconoscendo sempre i propri errori. Quando sbagliamo produciamo morte in noi e intorno a noi e quando il Signore ci fa capire i nostri errori e ci fa vedere tutta la morte che ci circonda, facendoci rendere conto che nella morte non c'è Gesù Cristo e che solo con Lui possiamo risorgere. Nel momento della riprensione chi ha un cuore morbido, sensibile si affligge per aver afflitto e si rimettono in riga con la volontà di Dio, mentre chi ha un cuore rigido, pieno di idoli, è irremovibile e non gli interessa niente della riprensione.
Nella battaglia si vede quanto gli crediamo e quanto valiamo e quanto siamo pronti a rinunciare per Lui.
Chi odia è sempre atterrito, chi ama è sempre gioioso e non ha paura di niente perché l'amore caccia via la paura. L'amore è rispondere con il bene ad ogni male. State sempre dalla parte dell'amore e della giustizia.