[Prov 14:1-35]
L'ipocrisia dello spirito del presente secolo tocca anche la chiesa, cosicché a volte proferiamo la Parola senza averne coscienza.
Parliamo sempre di combattimento della fede, ma quando sorgono i nemici, i calunniatori, ci scandalizzano del combattimento, come se non fosse necessario, secondo le Scritture, che ciò avvenga.
Combattere contro i nemici di Cristo è l'essenza della vita cristiana, e più si fa la sua volontà, più i demoni ci combatteranno; questo comporterà, da un lato le sofferenze della lotta, dall'altro le gioie delle vittorie.
Guardiamo a questa vita terrena in funzione dell'università e non limitiamoci ad essa come fosse l'unica realtà.
Mettere al primo posto Gesù Cristo, significa scegliere la sua volontà anche quando essa si scontra con altri indirizzi: né padre madre, moglie, figli possono condizionarci nelle scelte spirituali.
Stiamo fermi e saremo salvati, noi e la casa nostra.
Il Signore vuole l'unità della famiglia, ma solo il suo Spirito può portare l'unità nella famiglia.
Se decidiamo di rinunciare liberamente ai benefici umani per amore di Cristo, questo porterà benedizione eterna nella nostra vita.
C'è un paradiso ed un inferno. Chi non avrà creduto ed avrà puntato a traguardi umani, pure leciti, non andrà in paradiso.
Il mondo innalza chi vuole secondo convenienza, ma Gesù Cristo è il giusto giudice; interessiamoci al suo giudizio.